«Chiudendo queste memorie alle quali potrà mancare ogni pregio, non la verità, invito i miei concittadini a riandare qualche volta il passato e considerando gli avi schiettamente religiosi, tenaci nei propositi, aborrenti pel buon senso tradizionale dalle ciarlatanerie, avversi allo spirito morboso di mutare, rimutare e sconvolgere ogni cosa, amatori della patria e delle comuni libertà più che di sé e delle proprie soddisfazioni, studiarsi di fecondar l’avvenire occupandosi seriamente del bene religioso, morale e sociale della terra natia».

Giovanni Battista Rota, Il Comune di Chiari: memorie storiche e documenti, Brescia, Tipografia di Giovanni Bersi e comp., 1880, pp. 292-293.